Non conta solo la grafica… ma siamo sicuri che il problema sia la grafica?
Non è raro infatti sentire affermazioni in cui la grafica di un gioco non è tutto, che, in realtà è logicamente vero (ma quale mentecatto affermerebbe mai il contrario dai ?).
Quello che non mi torna è il contesto in cui generalmente viene utilizzate questa frase, che non ha niente a che fare con la grafica “in se per se” ma viene usato come scusante per giustificare o indicare un gioco per qualche ragione ritenuto “brutto” o poco stimolante da una certa categoria di giocatori.
Ma perché allora prendersela con la grafica?
Facciamo un breve salto indietro, nei primi anni 80, quando la grafica dei computer casalinghi cominciava ad essere qualcosa in più di due stanghette monocromatiche manovrabili da un pad.
Prendiamo come esempio i più famosi (per lo meno qui in Italia): Il Commodore 64 e lo ZX Spectrum.
Su Zapp (nota rivista videoludica di quei tempi) la “Computer War” era sempre accesa e viva….
L’argomento più pesante, la motivazione più importante che spingeva un giovane a scegliere un sistema da comprare era sicuramente: LA GRAFICA, cacchio non ci sono dubbi in tal proposito.
Se togliamo i soliti sfigati a cui è stato regalato il computer “X” o la console “Y” e sono stati costretti ad utilizzare quelli (e ad affezionarcisi naturalmente…come me con lo Spectrum) se a quei tempi qualcuno avesse chiesto a me o a QUALSIASI altro mio compagno di scuola quale computer avrebbe voluto sotto l’albero la risposta sarebbe stata nel 99% dei casi il Commodore64 inulte girarci intorno.